Sembra ieri, appena poche settimane fa, quando con Fabio e Flora, la splendida coppia protagonista degli scatti di questo bellissimo servizio fotografico, eravamo in giro tra alcune delle meraviglie della nostra terra, alla ricerca dello sguardo e dell’inquadratura perfetta, quelli migliori per descrivere al meglio la loro storia d’amore.
A rivedere oggi quelle foto, alla luce del grande periodo di difficoltà che il nostro paese sta attraversando e di come, in soli pochi giorni, la nostra vita quotidiana sia cambiata completamente, fa uno strano effetto.
Oggi il sentimento dominante è quello di una grande nostalgia.
Si perché, quei gesti, quelle azioni, come uscire in strada liberamente, girovagare, esplorare nuovi posti, passare da un punto ad un altro, per me che sono un fotografo ma per chiunque, sono assolutamente vitali.
O anche solo tenersi per mano, stringersi e guardarsi negli occhi.
Proprio come si vede in questi bellissimi scatti.
Gesti generalmente così naturali a cui spesso non facciamo neppure caso.Gesti, oggi, che invece rivelano tutto il loro valore e la loro importanza.
Proprio oggi ci pensavo, mentre, chiuso nel mio studio, passavo in rassegna le foto scattate a Fabio e Flora.
Fissavo i loro sguardi, le loro espressioni, i loro occhi e mai come in questo momento mi sono reso conto di quanto preziosa è una fotografia.
Di quanto le foto sono testimoni dei nostri ricordi e di quanto essi sono testimoni dei nostri sentimenti.
“L’amore ai tempi del colera”!
Subito, di colpo, mi è venuto in mente il titolo di uno dei miei libri preferiti, il romanzo capolavoro di Gabriel Garcia Marquez da cui è stato tratto anche un bellissimo film;
Quella storia che non perdo occasione di rileggere quando ho un po’ di tempo tutto per me, racconta di un amore vissuto nel bel mezzo di un’epidemia di colera.
Una storia dove Lui e Lei, vivono un amore fatto di soli sguardi, cenni, espressioni, saluti.
Non un abbraccio, non un bacio, non una carezza.
Un amore fatto di intese a distanza, per oltre cinquant’anni, dove trascorsi i quali, i protagonisti si lasciano andare alla passione.
Una situazione e uno scenario, quelli della storia d’amore raccontata da Marquez molto diversa dalla situazione che stiamo vivendo oggi, ma che in uguale misura restituisce l’importanza e la forza dei sentimenti.
Un lieto fine, come un lieto fine concluderà questo periodo davvero particolare della nostra vita e che io voglio contrassegnare proprio con immagini che raccontano l’esatto contrario di quello che ogni giorno ci raccomandano di non fare: tenersi per mano, stringersi, stare vicino, scambiarsi un gesto d’amore.
Non è sovversione la mia, ci mancherebbe, ma solo la speranza che questi miei scatti e questo mio articolo, possano essere di buon auspicio per ritornare presto alla normalità.
E magari, quando sarà possibile, dare alle strette di mano, alle carezze e agli abbracci che ci daremo, un significato più profondo e vero.
Incontro Fabio e Flora in una bellissima giornata di sole.
Loro non solo sono una vera coppia, ma sono anche una coppia molto affiatata.
Quando è così, ovvero quando l’intesa tra due protagonisti di uno scatto viene fuori in maniera naturale e spontanea, allora chi come me ha il compito di raccontare attraverso le immagini si ritrova in una situazione pressoché ideale.
Per Fabio e Flora ho deciso di sperimentare, fotograficamente parlando, delle prospettive un po’ diverse da quelle che generalmente si scelgono in queste occasioni.
Innanzitutto ho immaginato per loro un servizio fotografico molto Social friendly, ossia molto vicino alle narrazioni per immagini che ritroviamo negli scatti ben fatti per il web.
Ovviamente con le dovute differenze rispetto a quanto spesso ritroviamo nelle storie dei social.
Soprattutto, ho deciso di fotografare in 35mm.
Fotografare in 35mm al fine di ottenere inquadrature perfette, richiede una costante interazione (chiamiamola empatia!) con i protagonisti degli scatti, al fine di ottenere il massimo dell’espressività.
Inoltre ho scelto per loro due location tanto sconosciute quanto suggestive.
Due posti che si sono rivelati un unico grande set fotografico naturale a cielo aperto.
L’una è la striscia di terra bagnata dal mare a Giugliano.
L’altra è una chiesetta ormai abbandonata nel casertano.
Sacro e profano insieme.
Spirito e sensualità che si incontrano in una sequenza di scatti che racconta nel profondo l’amore.
Ecco allora che nei giochi di luce del chiaro scuro, per contrasto, viene fuori tutta la carica espressiva ed emozionale delle pose, dove l’intimità degli sguardi, l’ “amore nascosto”, si palesa solo agli innamorati e all’obiettivo, ospite discreto, testimone silenzioso, presente lì per raccontare.
Mistero e dolcezza, segretezza e fascino, per scatti che raccontano l’amore andando oltre le coordinate di spazio e tempo.
E poi all’aperto, in un paesaggio apparentemente brullo e stepposo, dove si scommetterebbe di non riuscire a trovare neppure un fiore, ecco che, di colpo, spunta fuori l’amore, simbolo della vita: due innamorati e i loro giochi d’amore, l’intesa dei loro occhi e la semplicità e immediatezza dei loro gesti, in un foto racconto che dispone in sequenza tutte le pose e i momenti più intensi e profondi rubati alla coppia.
Sulle loro orme, fin sulla spiaggia a due passi dal mare, in uno spazio dove il moto interiore del cuore e dell’anima dialogano con gli elementi della natura.
Uno spazio dove l’energia di un paesaggio senza tempo incontra quello dei due innamorati al riparo dagli sguardi del mondo.
Fabio e Flora proprio proprio come Florentino e Fermina, i protagonisti della storia d’amore descritta da Gabriel Garcia Marquez.
E come per loro, anche per tutti noi giungerà presto il lieto fine.
E allora torneremo tutti a stringerci e abbracciarci, attribuendo ad ogni gesto d’amore un valore ed una consapevolezza completamente nuovi.
Andrà tutto bene!
Parola di Gennaro Mazzacane!




























































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